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AMENDOLA: BURRI, VEDOVA, NITSCH - AZIONI E GESTI @ EX SECCATOI DEL TABACCO, AREZZO.
In occasione dell'anniversario della nascita del Maestro Alberto Burri, la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri ha deciso di celebrare il 12 marzo 2023 le sue opere, i contesti culturali in cui ha operato, e le relazioni che ha instaurato nel corso della sua carriera.
In questa importante mostra fotografica antologica, presentata nella sezione delle esposizioni temporanee degli Ex Seccatoi del Tabacco, sono esposte 44 stampe fotografiche di grande e grandissimo formato, affiancate da opere uniche di Burri, Vedova e Nitsch.
Aurelio Amendola è una presenza fissa nel nostro Laboratorio Fotografico Fine Art da più di quarant'anni. Infatti, fa parte di quel gruppo di fotografi che ci hanno accompagnato nel tempo, contribuendo con la loro sensibilità e esperienza a farci diventare ciò che siamo oggi. Per questo motivo, quando Aurelio ci ha comunicato l'inizio dei lavori per questa importante mostra retrospettiva, siamo stati emozionati quanto lui.
Uno dei legami più forti e duraturi che Burri ha avuto è stato proprio con il fotografo Aurelio Amendola. Questo sodalizio è stato documentato attraverso le fotografie di Amendola, che Burri riteneva in grado di catturare l'essenza del suo lavoro, incluse alcune sequenze che mostrano l'artista all'opera nel suo studio. Amendola si è dedicato per gran parte della sua carriera a immortalare artisti durante il processo creativo e ha a lungo pensato a una mostra che evidenziasse le azioni e i gesti alla base di opere come quelle di Burri, Vedova e Nitsch, i protagonisti della mostra "AURELIO AMENDOLA: BURRI / VEDOVA / NITSCH. AZIONI E GESTI."
Il fotografo pistoiese è stato entusiasta di vedere realizzato questo suo sogno. L'esposizione rappresenta un'importante tappa nella carriera di Amendola e segue altre mostre rilevanti organizzate negli anni presso gli Ex Seccatoi del Tabacco a Città di Castello, come "Obiettivi su Burri," dedicata a 36 fotografi che hanno immortalato Burri al lavoro tra il 1954 e il 1993.
Come anticipato, abbiamo il piacere di lavorare con e per Aurelio da oltre quattro decenni. Il nostro impegno non si limita alla produzione delle sue mostre ma include anche la digitalizzazione tramite scanner a tamburo del suo vasto archivio. Ci occupiamo anche dell'ottimizzazione e del restauro digitale delle scansioni delle sue pellicole vintage.
Per questa mostra, abbiamo messo in campo tutta la nostra esperienza relativa a scansioni di alta qualità, post-produzione e grading collaborativo, stampa fine art e finiture artigianali per installazioni museali.
Il nostro laboratorio fotografico professionale gestisce internamente e personalmente tutte le lavorazioni che portano all'opera finita, partendo da una selezione di pellicole fotografiche vintage. Dopo una lunga fase di pulizia degli originali e scansioni con Drum Scanner, abbiamo generato immagini ad altissima risoluzione, contenenti tutte le preziose informazioni e la matericità tipica dei supporti analogici.
La scansione a tamburo è infatti considerata da autori veterani della pellicola come Aurelio l’unica soluzione capace di restituire stampe fine art organiche, equiparabili a quelle analogiche prodotte in camera oscura. Una volta trasformati gli originali analogici in file ad altissima risoluzione, abbiamo lavorato a stretto contatto con l’autore per realizzare stampe fine art giclée di grandissimo formato.
Gran parte delle opere in mostra, infatti, non erano inferiori al formato 150x150 cm. Realizzare ingrandimenti così spinti da pellicole medio formato senza perdere qualità ha richiesto un grande impegno. Effettuare operazioni di grading e stampa collaborativa con Aurelio è sempre un’esperienza che mette alla prova le nostre capacità, ma che contemporaneamente ci arricchisce grazie alle sue intuizioni e al suo talento.
Per la stampa abbiamo optato per una classica Hahnemühle Photo Rag Baryta stampata con tecnologia giclée Epson di ultima generazione. Questo tipo di carta, unito alle caratteristiche uniche della stampa inkjet fine art con pigmenti Epson Ultrachrome Pro, ci consente di creare immagini estremamente brillanti e pulite con un altissimo dettaglio anche nelle ombre. Questo aspetto diventa fondamentale quando si ha a che fare con scansioni da diapositiva, per mantenere un contrasto vibrante senza compromettere i dettagli nelle zone più dense dell'immagine.
Una volta ricevuta la conferma dell’autore, abbiamo stampato gli esecutivi nei formati richiesti. Grazie a tre plotter Epson P20.000, tutte le 40 opere sono state stampate nel giro di una giornata. Questa rapidità produttiva ci ha permesso di concentrarci sul controllo qualità prima di procedere alla pannellizzazione su Dibond.
Montare le stampe su Dibond, mediante biadesivo acid-free, è un passaggio fondamentale se si vogliono creare opere di qualità museale e con una durata certificata. Stampare in fine art con pigmenti originali e usare carte 100% cotone è totalmente inutile se gli altri materiali che compongono l’opera finale contengono composti acidi o volatili. Il nostro laboratorio fotografico professionale utilizza materiali acid-free non solo per la stampa e i montaggi, ma anche per le finiture. Ad esempio, il legno che utilizziamo è non trattato e le vernici con cui lo dipingiamo, seguendo le richieste della committenza, sono sempre a base d’acqua.
Tutte e quaranta le stampe fine art di grandissimo formato sono state rifinite con cornici a cassetta artigianali realizzate per l’occasione. Insieme ad Aurelio e alla curatela, abbiamo selezionato accuratamente anche il loro colore, in modo che si integrassero perfettamente con l’ambiente espositivo.
Questa importante mostra antologica riassume solo una piccola parte dell’immenso lavoro di documentazione svolto dal nostro amico Aurelio. Siamo quindi già pronti a metterci all’opera sulla prossima entusiasmante produzione.