Come nascono le stampe fine art bianco e nero di Letizia Battaglia?

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Come nascono le stampe fine art bianco e nero di Letizia Battaglia?

LETIZIA BATTAGLIA: “Identità Nomade” @ Museo Pecci

Letizia Battaglia nasce a Palermo nel 1935 ed è considerata una delle fotografe più importanti a livello mondiale. È conosciuta per le sue opere che ritraggono le vittime e i personaggi del mondo mafioso, ma non è solo “fotografa della mafia”: è considerata una delle figure più importanti della fotografia contemporanea per i suoi lavori saldamente presenti nell’immaginario collettivo e per il valore civile ed etico da lei attribuito al fare fotografia. Il suo impegno la vede attiva in varie iniziative rivolte alla città di Palermo, tanto che dal 2017 è direttrice del Centro Internazionale di Fotografia. 

Letizia Battaglia è stata la prima donna europea a ricevere nel 1985 il Premio Eugene Smith, a New York, riconoscimento internazionale istituito per ricordare il fotografo di Life. Tra i premi ricevuti, ricordiamo il Deutschen Gesellschaft für Photographie (2007) o il Cornell Capa Infinity Award di New York (2009). Il New York Times l’ha inserita nella lista delle 11 donne del 2017 che si sono distinte per il loro impegno.

Cristiana Perrella e Elena Magini sono le di  "Soggetto Nomade" in mostra presso il Museo Pecci di Prato.
Questa mostra collettiva raccoglie per la prima volta gli scatti di cinque fotografe italiane realizzati tra la metà degli anni Sessanta e gli anni Ottanta, restituendo da angolazioni diverse il modo in cui la soggettività femminile è vissuta, rappresentata, interpretata in un periodo di grande cambiamento sociale per l’Italia.
Anni di transizione dalla radicalità politica all'edonismo, anni di piombo ma anche anni di grande partecipazione e conquiste civili, dovute principalmente proprio alle donne, e alle battaglie femministe.
Le opere di: Paola Agosti, Letizia Battaglia, Lisetta Carmi, Elisabetta Catalano, Marialba Russo raccontano un paese le cui differenze sono forti tanto quanto il contrasto delle stampe in mostra.

Il nostro laboratorio fotografico specializzato nella STAMPA FINE GICLEE LAMBDA CON INGRANDITORE DIGITALE DURST ha avuto l'onore di stampare le foto di Letizia Battaglia presente all'interno del Museo Pecci a pochi chilometri da Firenze.
La fotografia di reportage di Letizia Battaglia è fortemente legata al bianco e nero, spesso crudo e drammatico. Se si ha il piacere di visitare una mostra dove sono esposte le sue fotografie è possibile apprezzare nelle stampe la matericità del supporto analogico che ha la sua massima espressione nella grana della pellicola e nel contrasto elevato. Questi due elementi che tecnicamente sarebbero considerati dei "difetti" in realtà potenziano il contenuto delle scene fotografate da Letizia Battaglia diventando anche loro in qualche modo protagonisti dell'immagine.

Le curatrici ben consapevoli del ruolo fondamentale rivestito dalla stampa hanno deciso di selezionare il supporto più adeguato per restituire al meglio la visione e l'estetica di un'artista così legata alla stampa tradizionale in bianco e nero ai sali di argento.

laboratorio fine art

Il nostro LABORATORIO FOTOGRAFICO PROFESSIONALE situato a Calenzano a pochissimi chilometri ad Firenze essendo estremamente radicato nel territorio toscano ha il piacere di collaborare in maniera assidua con soggetti storici quali il Museo Pecci e la Galleria Continua (per citarne alcuni).
Quello che ci lega a realtà così importanti è la nostra esperienza e la possibilità di realizzare lavorazioni ad hoc a seconda del tipo di artista che dobbiamo produrre. 
Nel caso delle stampe fine art bianco e nero per la mostra di Letizia Battaglia ci siamo trovati davanti a una "classica" mostra fotografica. Diciamo classica perché come è possibile notare vistando il nostro PORTFOLIO LAVORI e il BLOG ormai il confine fra allestimento fotografico e installazione di arte contemporanea si è fatto molto labile.
Tuttavia per "Identità Nomade" ci è stato richiesto di fornire il massimo della qualità per quanto riguarda la stampa monocromatica su carta museale certificata.

Quando andiamo a REALIZZARE STAMPE INKJET BIANCO E NERO gli aspetti da considerare sono molteplici poiché questo tipo di lavorazione richiede stampanti e software di stampa profilati con attenzione e cura.
Chiaramente il nostro INGRANDITORE DIGITALE LAMBDA PER STAMPE BIANCO E NERO AI SALI DI ARGENTO è stato subito proposto ma per questioni di tempistiche abbiamo optato per la stampa con pigmenti museali Epson Ultrachrome di seconda generazione.

Per quanto riguarda la carta, dopo aver realizzato prove di stampa su diversi supporti fine art in accorto con le curatrici abbiamo selezionato la Hahnemühle Photo Rag Baryta. Questo tipo di carta cotone è completamente privo di lignina e di sbiancanti ottici. Inoltre il suo coating luster ottimizzato per la stampa inkjet garantisce un range dinamico esteso e neri estremamente profondi.
Trattandosi di una carta cotone i bianchi hanno un tono leggermente caldo che conferisce alle stampe fine art realizzate con questo supporto un sapore vagamente vintage. I pigmenti museali della nostra Epson P20.000 ci permettono di realizzare stampe giclée dalla durata certificata come in questo caso. Unendo infatti pigmenti originali Epson di ultima generazione e una carta acid free come la Hahnemühle Photo Rag Baryta è possibile realizzare opere non solo esteticamente impeccabili ma anche durature nel tempo.

Il nostro RIP di stampa inoltre ci permette di creare linearizzazioni e profili colore specifici per ogni supporto di stampa. Questa gestione colore garantisce un'ottima corrispondenza monitor/stampa unita alla possibilità di sfruttare al massimo il range dinamico e il gamut delle carte su cui andiamo a stampare.
Per questo motivo le stampe fine art bianco e nero che abbiamo realizzato anche in questa occasione hanno lasciato sia i curatori che il pubblico estremamente soddisfatti.

L.D.S.